La Riserva Naturale “Tevere-Farfa”, (www.teverefarfa.it) si estende su un’area di 700 ettari posta alla confluenza del torrente Farfa nel Tevere fra Nazzano e Torrita Tiberina , ed è inserita in un contesto dalle rilevanti potenzialità ambientali e turistiche quale quello della Media Valle del Tevere. È sorta per tutelare la zona umida formatasi in seguito alla costruzione, avvenuta negli anni ’53-’55, di uno sbarramento idroelettrico ENEL sul Tevere. La realizzazione della diga provocò un notevole rallentamento delle acque fluviali, dando luogo alla formazione del “lago” di Nazzano. Questo ecosistema, ha acquisito con il tempo una rilevante importanza naturalistica ricreando ambienti ormai scomparsi nella valle del Tevere. Per questo motivo, nel 1977 l’area veniva inserita nell’elenco delle “zone umide” tutelate dalle “Convenzione internazionale di Ramsar” ed è divenuta la prima riserva naturale regionale ad essere istituita in Italia. La zona, importante per la sosta degli uccelli migratori, è frequentata da molti birdwatcher che lungo il sentiero possono osservare la natura. Percorrendo questi sentieri sono diversi i cartelli informativi in cui vengono spiegate le diverse caratteristiche di flora e fauna locale. Con la luna piena la riserva è bellissima anche di notte. Tassi, istrici, barbagianni, cinghiali e pipistrelli ti fanno compagnia. È possibile prenotare visite guidate storico-naturalistiche all’interno della Riserva Naturale Tevere Farfa che consentono di apprezzare a pieno questo tratto incontaminato del Tevere. All’interno del Parco il Centro Visite, il Ristoro, la Foresteria, sono ospitati in tre antichi casali ristrutturati e sono i punti di accoglienza per i visitatori, le scolaresche e i ricercatori che qui intendano sostare o soggiornare. In particolare il Casale Bussolini, ospita dal 1994 il Centro di Documentazione Ambientale con una mostra permanente sulla storia e le tradizioni culturali del territorio che attraverso oggetti raccolti in paese, pannelli e simulazioni didattiche al computer, documenta il lavoro agricolo nei principali cicli di coltivazione, quello artigiano, i mestieri sul fiume, la storia del territorio e alcuni momenti festivi legati alle confraternite.