A poca distanza dal bivio fra la via Tiberina e la Civitellese, una deviazione sulla destra conduce al Convento di S. Francesco. La chiesa, che presenta una facciata alta e semplice, animata da due ordini di lesene è preceduta da una scalinata. Convento e chiesa si trovano all’interno di un bosco secolare di lecci e querce. Il primo insediamento francescano fu opera di S. Antonio da Padova nel 1299. Eretto su terreno ceduto dai padri Benedettini, il convento fu distrutto da un terremoto e ricostruito in muratura. Nel 1655 la struttura fu destinata a novizio e subì continue modifiche fino al 1843 con la costruzione degli speroni di sostegno. La chiesa subì analoga sorte e solo nel 1752 iniziarono i lavori che, terminati nel 1759, diedero vita all’attuale struttura. All’interno della chiesa meritano attenzione un altare in marmo realizzato da Frate Antonio da Roma, confessionali e coro lignei di pregevole fattura, dipinti e affreschi attribuiti a Giovanni e Sebastiano Conca. Il convento, abbandonato alla fine del IX secolo, è ora di proprietà privata; la chiesa appartiene al Fondo Edifici di Culto.